Organizzazione non-profit per lo studio dei cetacei residenti tra Milazzo e le Isole Eolie
mercoledì 23 dicembre 2009
lunedì 21 dicembre 2009
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domenica 20 dicembre 2009
I Capodogli del Gargano: alla ricerca di visibilità e/o denaro
Come avrete notato, abbiamo seguito con molto interesse tutto ciò che è accaduto in Puglia al gruppo di capodogli spiaggiatosi il 10 dicembre, e stiamo continuando a seguire tutto ciò che si sta facendo in questi giorni per dare sistemazione alle carcasse e per valutare quali possano essere le cause dello spiaggiamento.
Mi sembra giusto scrivere qualcosa, a titolo informativo, su quanto stanno affermando in queste ultime ore e cioè che i capodogli sarebbero morti per aver ingerito plastica. Le mie iniziali perplessità a riguardo, hanno trovato una conferma leggendo il blog Storie di Mare di Marco Affronte, Responsabile Scientifico della Fondazione Cetacea, http://storiedimare.blogspot.com/ Vi invito a dare un'occhiata all'ultimo post per chiarire quanto sto per dire.
E' "una bufala, un'invenzione", i risultati dell'autopsia non sono pronti ma lo saranno a breve, per cui attualmente non ci sono certezze.
Mi permetto di aggiungere una mia personale considerazione: questa notizia non avrebbe molto senso neanche come ipotesi.
Pur non avendo mai assistito ad autopsie sui cetacei, ai tempi dell'università con il mio professore di zoologia ne parlavamo spesso, in particolare ci informava delle analisi sul contenuto stomacale e del fatto che rilevava sempre la presenza di plastica, pezzi di reti da pesca, corde ecc ecc. cose che però non hanno mai determinato morte in nessun cetaceo (almeno da come ricordo io).
Quindi qual è il motivo della notizia rilasciata sui capodogli? Beh, non so voi ma io un'idea ce l'ho...e l'ho anticipata nel titolo di questo post!
Visibilità: e beh è inevitabile in questi casi!
Denaro: chissà quante richieste di finanziamenti per "SALVARE I DELFINI"
lunedì 14 dicembre 2009
domenica 13 dicembre 2009
I capodogli del Gargano
E' ora di pranzo e sono davanti la tv per sentire gli ultimi aggiornamenti, tra i quali quelli riguardanti i 7 capodogli spiaggiati sul Gargano. Al termine del servizio, l'inevitabile accusa giunge da un amico per sms al mio cellulare: "Non si sta facendo nulla per salvarli!!!"...La mia risposta: "No, ma io direi che c'è veramente poco da fare".
Qualsiasi tentativo di riportare in mare i superstiti, o meglio, l'unico attuale superstite (visto che 4 sono già morti e 2 si sarebbero allontanati) sarebbe vano. Sono animali la cui mole rappresenta il primo grosso problema per noi umani, ci vorrebbero delle adeguate attrezzature che non esistono, o forse che tarderebbero ad arrivare, o forse che non potrebbero neanche servire viste le condizioni meteomarine poco favorevoli. Poi, un altro grande problema è rappresentato dal motivo che ha portato allo spiaggiamento in massa dei 7 capodogli, motivo attualmente sconosciuto e che determina l'incertezza di ottenere un risultato positivo nel caso di un ipotetico intervento per riportare i capodogli in mare.
Dunque che si fa? Sembrerebbe crudele ma in questi casi l'eutanasia potrebbe essere l'unica soluzione. Gli animali sono sofferenti, le speranze sono poche, se non pari a zero, per cui perchè farli soffrire?
Ecco che viene fatta richiesta al Ministero dell'Ambiente di un permesso per procedere...Risposta: negativa!
Non esprimo giudizi affrettati a riguardo, dico solo che secondo me dovrebbe esserci una valida motivazione per dire "NO"! Spero di saperne di più e comunque vi terrò aggiornati!
A presto
Aggiornamento: pare che la risposta negativa sia dovuta all'impossibilità di reperire in Italia, il farmaco indicato per procedere all'eutanasia sui capodogli. L'unico metodo che l'Italia potrebbe offrire sarebbe l'utilizzo di colpi d'arma da fuoco, cosa ritenuta inumana dal ministro Prestigiacomo.
Morale della favola: tutto si svolge come di consueto...all'italiana. Restiamo a guardare con le mani in mano!
sabato 12 dicembre 2009
Sette capodogli spiaggiati sul Gargano "Tre sono ancora vivi"
Ci sarebbero ancora tre capodogli vivi, anche se agonizzanti. È quanto emerso durante il tavolo tecnico che si è concluso poco fa a Cagnano Varano, in provincia di Foggi, alla presenza di biologi e dell’assessore provinciale all’Ambiente, Stefano Pecorella. È stato proprio l’assessore a informare sulle ultime novità delle condizioni dei capodogli spiaggiati sul Gargano.
"Nel corso dell’incontro - ha spiegato l’assessore - i biologi mi hanno riferito che dei sette cetacei quattro sono morti e tre sono agonizzanti, in gravissime condizioni".
Il tavolo tecnico è stato aggiornato a domani mattina quando l’assessore provinciale Pecorella con i biologi e i tecnici si recheranno sulla spiaggia di Capojale per capire come recuperare le carcasse dei cetacei morti. Un recupero importante, emerso nel corso del tavolo tecnico, anche di natura scientifica per capire la cause dello spiaggiamento di massa dei cetacei. Ieri sera, sono stati nove i capodogli che si sono arenati davanti alle coste del Gargano: nella tarda mattinata di oggi due cetacei sono riusciti a prendere il mare aperto e a salvarsi.
"L’episodio dello spiaggiamento dei capodogli lungo le coste pugliesi e’ probabilmente uno dei piu’ gravi degli ultimi anni nel Mediterraneo”: lo dice Fabrizio Bulgarini, responsabile Biodiversita’ del Wwf Italia. “E’ grave sia per il numero di individui coinvolti - aggiunge - sia perché riguarda probabilmente tutti animali adulti considerato il peso di 15 tonnellate, e sia perché riguarda la specie di maggiori dimensioni tra gli Odontoceti, ovvero le ‘balene con i denti’, come appunto il Capodoglio, l’Orca e i delfini”
E intanto Greenpeace accusa: "Ben poco si è potuto fare’ e nulla viene fatto per proteggerli. Si tratta di un evento straordinario non solo per l’Italia, ma unico probabilmente nel Mediterraneo: non comune non solo la presenza di tali animali in questo periodo dell’anno nell’area, ma soprattutto il loro spiaggiamento massivo".
venerdì 11 dicembre 2009
2a campagna di monitoraggio alle Isole Eolie - Anno 2010 -
Date:
1-7 Maggio 2010
8-14 Maggio 2010
15-21 Maggio 2010
ATTIVITA' DI RICERCA:
Nel 2010 l'ADR avvierà la sua 2a campagna di monitoraggio cetacei alle isole Eolie.
Continueremo ad occuparci di sensibilizzazione sulle problematiche riguardanti i cetacei, conseguenza dell'eccessivo impatto delle attività umane sull'ambiente marino, continueremo la raccolta di dati sugli avvistamenti effettuati durante le nostre escursioni, ma quest'anno con un particolare riguardo ai capodogli, sondando aree in cui è possibile localizzare con maggiori possibilità questi giganti del mare.
Attraverso delle lezioni a bordo, i partecipanti saranno messi nelle condizioni di distinguere le varie specie di cetacei presenti nel Mediterraneo, verranno coordinati per imparare le tecniche di osservazione e la foto-identificazione, metodo di studio non invasivo.
Posti disponibili a bordo: 4 max per ciascuna settimana
Cabina uso singolo: 650 €
Cabina doppia per due persone: 500 € a persona
Partenza da Milazzo
Incluso nel prezzo: adesione all'associazione, contributo alla ricerca, utilizzo attrezzatura di bordo, cambusa e carburante (I costi di cambusa e carburante devono rientrare nei costi previsti per la settimana e sono già inclusi nel prezzo. In caso di spese aggiuntive, la quota andrà divisa tra i partecipanti).